Pneumatici auto in città vs autostrada: quanto durano davvero e come sceglierli

Pneumatici auto in città vs autostrada: quanto durano davvero e come sceglierli

Se guidi in città tutti i giorni, i tuoi pneumatici si consumano molto più in fretta di quelli di chi passa le giornate sull’autostrada. Non è una questione di marca o di prezzo: è fisica pura. In città, ogni semaforo, ogni frenata brusca, ogni sterzata da fermo ti fa perdere millimetri di gomma che non ritrovi mai più. Sull’autostrada, invece, vai dritto, a velocità costante, e la gomma si consuma come un matita che scrive senza strappi. La differenza? Fino al 40% in più di usura in città rispetto all’autostrada.

Perché la città uccide i pneumatici

In città, non stai guidando: stai combattendo. Ogni 200 metri, fai una frenata, poi un’accelerazione, poi sterzi per parcheggiare. E quando sterzi da fermo? Quella è la peggior cosa che puoi fare ai tuoi pneumatici. Secondo il Dott. Carlo Alberto Piana del Politecnico di Milano, le manovre di parcheggio con ruote sterzate da fermi causano fino al 35% dell’usura totale in ambito urbano. È come strofinare un elastico contro un muro: la gomma si logora sui bordi, non solo al centro. E se le strade sono dissestate, con buche, mattoni o pavè, il danno aumenta ancora. Le gomme si deformano, si surriscaldano, e la mescola si spezza più in fretta.

La pressione sbagliata peggiora tutto. Se hai le gomme troppo piene, il battistrada si consuma solo al centro. Troppo sgonfie? Si logorano sui bordi. E in città, dove i freni lavorano di più, una pressione non corretta può far perdere fino al 20% di vita utile in meno di 10.000 km. Il manuale della tua auto dice di controllare la pressione ogni 3 settimane? Non lo fai? Stai già sprecando gomma.

L’autostrada è il paradiso delle gomme

Sull’autostrada, la vita è più semplice. Velocità costante, rettilinei lunghi, poche frenate, nessuna sterzata da fermi. Il battistrada si consuma in modo lineare, uniforme, come dovrebbe. Ecco perché un pneumatico che dura 25.000 km in città può arrivare tranquillamente a 50.000-60.000 km su strada aperta. Un utente su Reddit ha percorso 160.000 km con lo stesso treno di gomme, solo perché guidava quasi esclusivamente sull’autostrada. Non è un miracolo: è la fisica.

La temperatura gioca un ruolo chiave. Sull’autostrada, le gomme si mantengono a una temperatura stabile, ideale per la mescola. In città, invece, si surriscaldano e si raffreddano continuamente. Ogni volta che fai una frenata, la gomma si scalda. Poi, quando ti fermi al semaforo, si raffredda. Questo ciclo termico indebolisce la struttura interna della gomma, accelerando l’invecchiamento. Anche se non hai percorso molti chilometri, se guidi solo in città, dopo 5 anni la tua gomma è già vecchia. E non perché è usata: perché è invecchiata.

Quanto durano davvero i pneumatici?

I produttori dicono che una gomma nuova dura tra 40.000 e 50.000 km. Ma questa è una media teorica. La realtà? Dipende da dove vai.

  • Chi guida solo in città: 25.000-35.000 km
  • Chi guida principalmente sull’autostrada: 45.000-60.000 km
  • Chi usa gomme invernali in estate: fino al 30% in meno
  • Chi ha un’auto pesante o sportiva: fino al 50% in meno

Un utente di Trustpilot, con una Fiat 500, ha sostituito i Michelin Primacy 4 dopo 28.000 km perché li usava solo in città. Suo fratello, con la stessa auto ma viaggiando per lavoro sull’autostrada, ha fatto 45.000 km con lo stesso modello. Stessa gomma, stessa auto, stessa marca. Differenza? Solo il percorso.

La legge dice che la profondità minima del battistrada è 1,6 mm. Ma non aspettare di arrivare lì. A 3 mm, l’aderenza su bagnato cala del 40%. A 2 mm, il rischio di aquaplaning sale esponenzialmente. Controlla la profondità in tre punti diversi del battistrada. Se è irregolare, è segno di allineamento sbagliato o pressione errata.

Auto sull'autostrada con pneumatici usati uniformemente, accompagnata da linee blu e bianche che suggeriscono velocità costante.

Le gomme invernali: un errore comune

Molti pensano che le gomme invernali siano più durevoli perché sono più spesse. Falso. Le gomme invernali hanno una mescola morbida, pensata per aderire al freddo e alla neve. Ma se le usi a temperature superiori a 10°C, si consumano in fretta. In città, con i continui avanti e indietro, una gomma invernale usata d’estate può durare meno di 20.000 km. E non è solo una questione di chilometri: è una questione di sicurezza. A 20°C, una gomma invernale ha un’aderenza pessima sull’asfalto asciutto. È come guidare con le scarpe da neve.

Le gomme multistagionali sembrano la soluzione ideale: “una gomma per tutti i climi”. Ma in realtà sono un compromesso. La mescola deve funzionare sia a 5°C che a 30°C, quindi non è ottimale per nessuno dei due. La durata è più breve delle estive, e l’aderenza su bagnato è inferiore. Se vivi in una città come Torino, dove l’inverno è freddo ma breve, le estive con le catene da neve sono più economiche e più sicure.

La rotazione e la manutenzione: la chiave per farle durare

Non basta cambiare le gomme quando si consumano. Devi farle durare il più possibile. E la chiave è la rotazione.

Le gomme anteriori si consumano di più, soprattutto se hai la trazione anteriore (la maggior parte delle auto). Perché? Perché devono fare due lavori: guidare e frenare. Il consiglio di Driver Center EU è semplice: ruota i pneumatici ogni 10.000 km, senza incrociarli. Cioè: le gomme anteriori vanno dietro, quelle posteriori davanti. Non fare il cambio a croce: rovinerebbe l’equilibrio della vettura.

Controlla l’allineamento ogni 20.000 km. Se la tua auto tira da una parte, o se noti che i pneumatici si consumano più da un lato, è segno che la convergenza è fuori registro. Una corretta convergenza può aumentare la durata delle gomme fino al 25%. E non aspettare che si consumino: controlla ogni 5.000 km, soprattutto se guidi in città.

Treno di pneumatici diviso in due: invernali consumati rapidamente a destra, estivi duraturi a sinistra, con una scala di chilometri in stile De Stijl.

Le nuove tecnologie che cambiano le regole

I produttori stanno lavorando per ridurre il divario tra città e autostrada. Pirelli ha lanciato la gamma Cinturato City, progettata apposta per resistere alle manovre urbane. Ha una mescola più resistente agli attriti laterali e una struttura rinforzata sui fianchi. La promessa? Un aumento del 18% di durata in città.

Michelin sta testando la tecnologia Selfseal 2.0 a Torino: un rivestimento interno che si attiva da solo quando si fora. Non devi più cambiare la gomma per un chiodo o un vetro: la gomma si sigilla da sola. E se non si fora, la vita utile aumenta di 10.000 km.

Il futuro? Pneumatici con sensori integrati che misurano in tempo reale l’usura in base al tipo di strada. Non più “dopo 40.000 km cambio”. Ma “hai percorso 30.000 km in città, 12.000 in autostrada: la tua gomma ha un’usura equivalente a 45.000 km. Cambia entro 3.000 km”. Questa tecnologia arriverà tra 2-3 anni. Ma per ora, la regola resta semplice: se guidi in città, le tue gomme vivono meno.

Cosa fare adesso

Non aspettare che il battistrada arrivi a 1,6 mm. Non aspettare che la tua auto tiri da una parte. Non aspettare che ti accorgi che il pneumatico è vecchio perché è rigido e con crepe.

Agisci ora:

  1. Controlla la pressione ogni 3 settimane. Usa un manometro preciso, non quello della stazione di servizio.
  2. Rotola i pneumatici ogni 10.000 km, seguendo lo schema corretto per la tua auto.
  3. Controlla l’allineamento ogni 20.000 km, o dopo un impatto con un marciapiede.
  4. Non usare gomme invernali in estate. Non usare gomme estive in inverno se c’è neve.
  5. Se guidi solo in città, scegli gomme progettate per l’uso urbano. Non risparmiare sulla mescola.
  6. Se percorri più di 15.000 km all’anno, considera di cambiare le gomme ogni 5 anni, anche se sembrano nuove.

La durata di un pneumatico non è una questione di fortuna. È una questione di scelte. Scelte di guida. Scelte di manutenzione. Scelte di prodotto. E se vuoi che i tuoi pneumatici ti portino lontano, non puoi trattarli come se fossero un accessorio. Sono l’unico punto di contatto tra la tua auto e la strada. E se quel contatto si rompe, non c’è assistenza che ti salva.

Quanto durano i pneumatici in città rispetto all’autostrada?

In città, i pneumatici durano in media tra 25.000 e 35.000 km, mentre sull’autostrada possono arrivare tranquillamente a 50.000-60.000 km. La differenza è causata dalle frenate ripetute, dalle sterzate da fermo e dall’usura laterale. Il coefficiente di usura in città è fino al 70% più alto rispetto all’autostrada.

Le gomme invernali durano di più?

No. Le gomme invernali sono progettate per temperature basse e hanno una mescola morbida. Se le usi in estate, si consumano molto più in fretta, anche del 30%. In città, possono durare meno di 20.000 km. Non sono più durevoli: sono solo più aderenti al freddo.

È vero che le gomme scadono dopo 5 anni?

Sì. Anche se non sono usate, la gomma invecchia. La mescola si indurisce, le fibre interne si degradano. L’ETRMA raccomanda di sostituire i pneumatici entro 10 anni dalla data di produzione. Ma se guidi molto in città, è consigliabile cambiarli dopo 5-6 anni, anche se il battistrada è ancora alto.

Quale pressione devo tenere per far durare di più i pneumatici?

Segui sempre i valori indicati sul montante della portiera. Non usare mai la pressione massima scritta sul fianco della gomma. Una pressione troppo alta causa usura centrale, troppo bassa usura laterale. Una tolleranza di ±0,3 bar è accettabile. Controlla la pressione a freddo, prima di partire.

Le gomme economiche durano meno?

Sì, in media. I marchi economici hanno una mescola meno resistente e una struttura meno raffinata. La durata media è di 38.000 km, contro i 45.000 km dei marchi premium come Michelin o Pirelli. Ma non è solo una questione di marca: se guidi in modo aggressivo, anche una gomma costosa si consuma in fretta.

Devo cambiare le gomme se ho fatto pochi chilometri?

Sì. Se guidi poco, ma in città, la gomma si degrada lo stesso. L’invecchiamento per effetto del tempo è reale. La mescola perde flessibilità, si crepa. Se hai 5-6 anni di vecchiaia, anche se hai percorso solo 15.000 km, è meglio cambiarle. La sicurezza non si misura solo in chilometri.