Se hai mai lasciato una confezione di farmaci sul davanzale della finestra o in bagno durante l’estate, potresti aver compromesso la loro efficacia senza nemmeno saperlo. Non è solo una questione di scadenza: clima e umidità possono degradare i farmaci molto prima della data riportata sulla confezione. E non è un rischio da sottovalutare, soprattutto per chi assume farmaci cronici come quelli per la pressione, il diabete o la tiroide.
Perché la temperatura conta più di quanto pensi
I farmaci non sono oggetti inerti. Sono composti chimici delicati, progettati per rimanere stabili entro un intervallo di temperatura ben preciso. La maggior parte dei medicinali, sia da banco che su prescrizione, richiede una conservazione tra i 15°C e i 25°C. Alcuni, come gli antibiotici liquidi o certi insuline, devono essere tenuti in frigorifero (2°C-8°C). Ma cosa succede se la temperatura sale?
Un’estate a 35°C in un appartamento senza aria condizionata può trasformare una compressa in una sostanza inattiva. Il calore accelera le reazioni chimiche che degradano i principi attivi. Uno studio del 2023 condotto dall’Istituto Superiore di Sanità ha mostrato che alcuni farmaci per l’ipertensione perdono fino al 20% della loro potenza dopo soli 30 giorni esposti a 30°C. Non è un effetto immediato, ma progressivo. Il tuo corpo non lo nota subito, ma la terapia diventa meno efficace.
L’umidità: il nemico invisibile
Se il caldo è un nemico visibile, l’umidità è quello silenzioso. L’acqua nell’aria penetra nelle confezioni, anche quelle sigillate. Le compresse si ammorbidiscono, si sciolgono, si incollano tra loro. Le capsule si rompono. I farmaci in polvere si aggregano e non si misurano più correttamente.
Il bagno è il posto peggiore dove conservare i farmaci. Non solo perché è caldo, ma perché l’umidità dopo la doccia può raggiungere l’80-90%. Anche i contenitori di plastica non sono impermeabili. Una compressa di aspirina esposta a un’umidità superiore al 60% per più di una settimana può degradarsi in acido salicilico, una sostanza che irrita lo stomaco e perde l’effetto analgesico.
Quali farmaci sono più sensibili?
Non tutti i medicinali reagiscono allo stesso modo. Alcuni sono particolarmente vulnerabili:
- Insulina: se esposta a temperature superiori a 30°C, perde rapidamente l’efficacia. Un paziente diabetico potrebbe non controllare la glicemia, senza capire perché.
- Antibiotici liquidi: molti devono essere conservati in frigorifero e si deteriorano in pochi giorni se lasciati a temperatura ambiente.
- Ormoni (come quelli per la tiroide o la menopausa): piccole variazioni di temperatura alterano la loro azione, con effetti su peso, umore e energia.
- Medicinali per l’epilessia: anche una lieve degradazione può aumentare il rischio di crisi.
- Supposte e creme: si sciolgono al caldo e diventano inutilizzabili.
Se hai dubbi, controlla sempre la scheda tecnica o chiedi al farmacista. Non assumere mai un farmaco che ha cambiato colore, odore o consistenza.
Come conservare i farmaci in casa
Non serve un laboratorio per tenere i farmaci al sicuro. Basta un po’ di attenzione:
- Evita il bagno e la cucina: sono i due ambienti più umidi e variabili della casa.
- Usa un armadietto in camera da letto: la temperatura è più stabile, l’umidità più bassa.
- Non lasciarli in auto: in estate, l’interno di un’auto può raggiungere 60°C. Anche in inverno, il freddo estremo può danneggiare alcuni farmaci.
- Non trasferire le compresse in barattoli di vetro o plastica non originali: le confezioni originali sono progettate per proteggere dai raggi UV e dall’umidità.
- Controlla l’umidità della stanza: se vivi in una zona umida come il Veneto o la Liguria, usa un deumidificatore o un sacchetto di silice (quelli che trovi nelle scatole di scarpe) vicino ai farmaci.
Viaggi e climi estremi
Se viaggi in paesi caldi o umidi, come la Sicilia in agosto o la Sardegna in luglio, devi adattare la tua routine. Porta i farmaci in una borsa termica con un gel refrigerante, anche se non sono necessariamente da tenere in frigo. Non lasciarli in valigia esposta al sole in un hotel. Se viaggi in aereo, tieni i farmaci nel bagaglio a mano: la stiva può scendere sotto lo zero, e alcuni farmaci non tollerano il freddo estremo.
Per chi prende insulina o farmaci liquidi, è utile chiedere al farmacista un kit da viaggio con termometro integrato. Alcuni modelli segnalano se la temperatura è fuori range. Non è un lusso: è una necessità per chi dipende da quei farmaci.
Quando buttare un farmaco
Non aspettare la data di scadenza. Se vedi:
- Compresse scolorite, macchiate o con odore strano
- Compresse che si rompono facilmente o che si incollano
- liquidi torbidi, con particelle o che hanno cambiato colore
- creme che si separano o diventano grumose
…buttalo. Non è un risparmio: è un rischio. Un farmaco degradato può non funzionare, oppure causare effetti collaterali imprevisti. In alcuni casi, come con gli antibiotici, l’uso di un farmaco inattivo può portare a infezioni resistenti.
La regola del farmacista
Quando vai a ritirare una ricetta, chiedi sempre: "Questo farmaco ha bisogno di particolari condizioni di conservazione?". La maggior parte dei farmacisti lo sa, ma pochi lo dicono spontaneamente. Se ti rispondono "No, va bene in casa", chiedi: "E se fa 35°C?". La risposta ti dirà molto.
Alcuni farmaci, come quelli per l’Alzheimer o la depressione, hanno una finestra di stabilità molto stretta. Una variazione di 2°C può essere sufficiente a ridurne l’efficacia. Non è un dettaglio: è la differenza tra stare bene e peggiorare.
Cosa fare se hai dubbi
Se non sei sicuro se un farmaco è ancora buono, non assumere nulla. Portalo al farmacista. Non è un problema. È responsabilità. I farmacisti hanno strumenti per valutare la stabilità dei medicinali, anche senza laboratorio. Sanno riconoscere i segni di degradazione.
Se hai un farmaco che ha superato la scadenza ma non mostra segni visibili di alterazione, non usarlo lo stesso. La scadenza non è un suggerimento: è un limite di sicurezza stabilito da test di laboratorio. Oltre quella data, non c’è garanzia di efficacia o sicurezza.
Il clima cambia, le regole no
Con le estati sempre più calde e le temperature estreme che diventano normali, non possiamo più pensare che "i farmaci si conservano in casa come i libri". La conservazione dei medicinali non è un’abitudine, è una pratica medica. E come ogni pratica medica, va rispettata.
Se prendi farmaci regolarmente, fai un controllo ogni due mesi: guarda le confezioni, annusa, tocca. Se qualcosa non sembra normale, chiedi. Non aspettare che qualcosa vada storto. La tua salute non merita rischi inutili.
I farmaci in frigorifero si possono congelare?
No. Congelare un farmaco che non è stato progettato per il congelamento può danneggiarne la struttura chimica. L’acqua all’interno delle molecole si espande, rompendo le componenti attive. Anche l’insulina, se congelata, perde efficacia. Se la confezione dice "tenere in frigorifero", significa tra 2°C e 8°C, mai sotto lo zero.
È sicuro usare farmaci scaduti se non sembrano alterati?
No. La scadenza indica il periodo in cui il produttore garantisce efficacia e sicurezza. Dopo quella data, non ci sono test che dimostrano che il farmaco funziona ancora. Anche se sembra normale, potrebbe aver perso potenza o prodotto sostanze tossiche. Non è un rischio da correre.
I farmaci in blister sono protetti dall’umidità?
I blister offrono una protezione migliore rispetto ai barattoli, ma non sono impermeabili. L’umidità può penetrare attraverso le giunzioni, specialmente se l’ambiente è molto umido. È meglio conservare i blister in un contenitore chiuso, lontano da bagni e cucine.
Come posso controllare l’umidità in casa senza strumenti?
Osserva i segni: condensa sui vetri, muffa sui muri, odore di umido. Se noti questi segni, l’umidità è troppo alta. Un altro trucco semplice: metti un sacchetto di sale grosso in un barattolo aperto vicino ai farmaci. Se il sale si scioglie, l’umidità è elevata. Il sale assorbe l’acqua e ti dà un segnale visivo.
I farmaci in polvere sono più sensibili di quelli in compressa?
Sì. La polvere ha una superficie molto più ampia esposta all’aria, quindi assorbe umidità più velocemente. Può aggregarsi, perdere dosaggio o diventare inutilizzabile. Conserva sempre i farmaci in polvere nel loro contenitore originale, chiuso ermeticamente, e in un ambiente asciutto.