Come verificare se una compagnia è autorizzata IVASS: guida pratica per evitare truffe assicurative
- di Lorenzo De Santis
- ott, 26 2025
Se hai mai sottoscritto una polizza assicurativa, o stai per farlo, ti sei mai chiesto se la compagnia con cui stai firmando è davvero legale? In Italia, verificare se una compagnia è autorizzata IVASS non è un passaggio opzionale: è l’unica cosa che ti salva da una truffa che potrebbe costarti migliaia di euro. E non è un rischio lontano: nel 2023, oltre 1.200 segnalazioni di operatori abusivi sono state registrate dall’IVASS, con un aumento del 23% rispetto all’anno precedente. Molti di questi falsi assicuratori usano nomi quasi identici a quelli delle aziende serie, cambiando solo una lettera. È facile cadere nell’inganno. Ma non devi farlo.
Cosa è l’IVASS e perché conta
L’IVASS, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, è l’ente pubblico che controlla tutte le compagnie assicurative che operano in Italia. Nato nel 2013 per sostituire l’ISVAP, ha il compito di proteggerti, non l’azienda. Se una compagnia non è iscritta nei registri IVASS, non ha il diritto di venderti una polizza. Punto. E se lo fa, è illegale. Non è un’ipotesi: è una legge.
Questo non è un dettaglio tecnico. È la tua protezione. Le truffe più comuni riguardano polizze RCA, fideiussioni per appalti pubblici, assicurazioni sulla vita o sulla casa. Le vittime spesso scoprono di essere state truffate solo quando cercano di far valere la polizza: il denaro è scomparso, il contratto è falso, e la compagnia non esiste.
Il registro RIGA: la tua prima arma
Per verificare se una compagnia è autorizzata, devi andare su Infostat-IVASS, il portale ufficiale per consultare il Registro delle Imprese di Assicurazione (RIGA). È gratuito, veloce e non richiede registrazione. Non cercare su Google: i risultati potrebbero essere truffe con siti fatti bene.
Una volta sul sito, puoi cercare per:
- Nome della compagnia (es. Allianz, Generali, AXA)
- Codice IVASS (es. A071S per Allianz Direct)
- Numero di iscrizione all’Albo (es. 1.00007)
Se la compagnia appare, con il suo codice e il suo indirizzo legale, è autorizzata. Se non appare, è illegale. Punto. Non aspettare che ti dica qualcuno che "è tutto a posto". Controlla tu.
Attenzione: ci sono due tipi di imprese. Quelle italiane, iscritte nell’Albo Imprese - Sezione 1, e quelle estere, che operano in Italia grazie a un’autorizzazione UE o extra-UE. Se la compagnia è straniera, devi controllare anche se è nell’elenco delle imprese SEE (Spazio Economico Europeo) o extra-SEE. L’IVASS li tiene separati per una ragione: le regole cambiano.
Verifica anche l’intermediario: il RUI
Spesso non è la compagnia a truffarti, ma il broker, l’agente o il consulente che ti propone la polizza. E anche loro devono essere autorizzati. Per questo esiste il Registro Unico degli Intermediari (RUI).
Il RUI contiene oltre 240.000 iscritti: agenti, brokers, riassicuratori. Se il tuo agente ti dice "faccio parte di una grande compagnia", chiedigli il suo numero di iscrizione RUI. Poi vai su Infostat-IVASS e cerca il suo nome o la sua partita IVA. Se non esce, è un falso. E se ti ha chiesto di pagare su un conto personale? È una bandiera rossa.
Un’indagine del Codacons ha rivelato che nel 2023, il 15,3% delle polizze sottoscritte coinvolgeva intermediari non registrati. La perdita media per vittima? 1.250 euro. E non è un errore di contabilità: è una truffa programmata.
Le truffe più insidiose: fideiussioni e gare pubbliche
Se sei un’impresa che partecipa a un bando pubblico, la fideiussione è obbligatoria. Ma qui le truffe sono più pericolose. Nel 2023, il 68% delle fideiussioni false presentate nei bandi proveniva da compagnie non registrate presso l’IVASS. Il danno? Circa 287 milioni di euro per le amministrazioni pubbliche.
Dal 1° gennaio 2024, le stazioni appaltanti sono obbligate a verificare la validità della fideiussione. Come? Tre modi:
- Accedere alla sezione dedicata sul sito web della compagnia (usato dal 78% delle aziende autorizzate)
- Inviare una richiesta via PEC all’indirizzo indicato nella polizza (risposta entro 5 giorni)
- Consultare piattaforme basate su registri distribuiti (usato dal 12%)
Se ti chiedono di pagare per "attivare" la fideiussione, o se ti danno un link strano, scappa. Le aziende serie non chiedono soldi per emettere una garanzia. La fideiussione è un servizio, non un prodotto da comprare.
Segnali di allarme: cosa non va
Non devi essere un esperto per riconoscere una truffa. Ecco i segnali che non puoi ignorare:
- Prezzi troppo bassi: il 30-40% in meno rispetto al mercato? È impossibile. Un’assicurazione costa quello che costa. Se è troppo conveniente, è falso.
- Pagamenti su conti personali: se ti chiedono di pagare su un conto di un privato, o su un portafoglio digitale come PayPal o Satispay, è una truffa. I pagamenti vanno sempre sul conto corrente dell’impresa assicurativa.
- Nome simile ma non identico: "Allianz" vs "AllianzX", "Generali" vs "GeneraliAssicurazioni". Piccole differenze, grandi trappole.
- Assenza di codice IVASS o numero di iscrizione: se non lo trovi sul sito, sul contratto o sulle comunicazioni, non è legale.
- Sito web poco professionale: errori di ortografia, immagini scadenti, assenza di contatti veri. Un’azienda seria investe nel suo sito.
Un utente di Torino ha perso 2.300 euro con una compagnia che si chiamava "AllianzDirect" - con una "D" maiuscola in più rispetto al vero nome. L’ha scoperto solo quando ha avuto un incidente e ha cercato di fare la richiesta di risarcimento. Il sito era bellissimo. Ma non era nel RIGA.
Come fare la verifica in 5 minuti
Ecco il processo semplice da seguire ogni volta che ti propongono una polizza:
- Chiedi il nome esatto della compagnia e il codice IVASS.
- Vai su Infostat-IVASS.
- Inserisci il nome o il codice e premi "Cerca".
- Se appare con il suo indirizzo legale e il codice, vai avanti.
- Chiedi il nome e il numero RUI dell’agente e controlla anche lui.
- Controlla che il pagamento vada sul conto corrente dell’impresa, mai su un privato.
- Se qualcosa non torna, non firmare. Contatta l’IVASS.
Non ci sono eccezioni. Non c’è "ma ho fiducia". Non c’è "è un amico". Se non è registrato, non è legale. Basta.
Cosa fare se hai già pagato
Se ti sei accorto di essere stato truffato, agisci subito:
- Non pagare altro. Non rispondere a email o chiamate che ti chiedono "un ulteriore pagamento per attivare la polizza".
- Salva tutto: contratti, email, screenshot, ricevute.
- Invia una segnalazione all’IVASS via PEC: [email protected].
- Presenta denuncia alla Polizia Postale o ai Carabinieri.
- Contatta il Garante dei Consumatori per chiedere assistenza.
Non aspettare. Le truffe si ripetono. Se segnali, aiuti altri a non cadere.
Il futuro: RIGA 2.0 e blockchain
L’IVASS sta lanciando RIGA 2.0, un sistema che userà la blockchain per verificare le polizze in tempo reale. Da giugno 2025, ogni polizza legale sarà certificata digitalmente. Significa che potrai controllare la validità di una fideiussione con un click, senza dover cercare su siti o inviare PEC.
Ma finché non è attivo, la tua responsabilità rimane la stessa: controlla prima di firmare. Non affidarti al futuro. Usa gli strumenti che hai oggi.
Conclusione: non è un dettaglio, è la tua sicurezza
Verificare se una compagnia è autorizzata IVASS non è una formalità. È l’unica cosa che ti separa da una perdita economica irreparabile. Ogni anno, migliaia di italiani perdono soldi perché hanno creduto a un nome, a un sito bello, a un prezzo troppo basso. Non essere uno di loro.
La soluzione è semplice: 5 minuti di ricerca, due clic, e la certezza di non essere truffato. Non è difficile. Non è costoso. È indispensabile.
Come posso verificare se una compagnia assicurativa è autorizzata da IVASS?
Vai sul sito ufficiale Infostat-IVASS (https://infostat-ivass.bancaditalia.it/RIGAInquiry-public/ng/) e cerca il nome della compagnia, il suo codice IVASS o il numero di iscrizione all’Albo. Se appare nel Registro delle Imprese di Assicurazione (RIGA), è autorizzata. Se non appare, non è legale e non puoi fidarti.
Cosa devo controllare se l’agente mi propone una polizza?
Chiedi il suo nome completo e il numero di iscrizione al Registro Unico degli Intermediari (RUI). Poi controlla su Infostat-IVASS se è effettivamente registrato. Se non lo è, non firmare nulla. Gli agenti non autorizzati non hanno il diritto di vendere polizze.
Posso fidarmi di una compagnia straniera che mi propone una polizza in Italia?
Solo se è iscritta nel registro delle imprese SEE (Spazio Economico Europeo) o ha un’autorizzazione specifica da IVASS per operare in Italia. Controlla sempre sul portale Infostat-IVASS, selezionando la voce "Imprese estere". Non basta che sia autorizzata nel suo paese: deve avere un’autorizzazione italiana.
Perché mi chiedono di pagare su un conto personale?
Perché è una truffa. Le compagnie assicurative autorizzate ricevono i pagamenti solo su conti correnti intestati all’impresa, mai a persone fisiche. Se ti chiedono di pagare su un conto privato, PayPal, Satispay o criptovalute, stai per essere truffato. Interrompi la comunicazione e segnala.
Cosa devo fare se ho già pagato a una compagnia non autorizzata?
Non pagare altro. Salva tutti i documenti (contratti, email, ricevute). Invia una segnalazione all’IVASS via PEC a [email protected]. Presenta denuncia alla Polizia Postale o ai Carabinieri. Contatta il Garante dei Consumatori. Non aspettare: più presto agisci, più possibilità hai di recuperare qualcosa.
Le fideiussioni per le gare pubbliche devono essere verificate?
Sì, dal 1° gennaio 2024 è obbligatorio. Le stazioni appaltanti devono verificare la validità della fideiussione tramite il sito della compagnia, una PEC o piattaforme ufficiali. Se presenti una fideiussione non verificata, rischi sanzioni fino a 100.000 euro. Controlla sempre che l’impresa sia nell’elenco delle 187 autorizzate al ramo cauzione.