Requisiti Legge Bersani: quando puoi applicarla nel 2025
- di Lorenzo De Santis
- ott, 26 2025
Se hai appena acquistato un'auto e ti stai chiedendo perché la tua assicurazione costa così tanto, la risposta potrebbe essere semplice: non hai ancora sfruttato la Legge Bersani. Questa normativa, entrata in vigore nel 2006, ti permette di ereditare la classe di merito di un familiare convivente, risparmiando fino a 400 euro all'anno sul premio. Ma non tutti possono usarla. E molti, pur avendo tutti i requisiti, falliscono perché sbagliano la documentazione. Ecco cosa devi sapere per applicarla senza errori nel 2025.
Chi può usare la Legge Bersani?
La Legge Bersani non è un privilegio per tutti. È riservata a chi ha un familiare convivente già assicurato con una classe di merito vantaggiosa. Non basta essere fratelli, genitori o figli: devi vivere sotto lo stesso tetto. Il certificato di stato di famiglia rilasciato dal Comune è l’unica prova accettata. Se tuo padre ha la classe 1 e tu vivi con lui, puoi applicare la legge. Se vivi in un’altra città, anche se a 50 km di distanza, non puoi. La convivenza non è un dettaglio: è l’elemento fondamentale. Senza di essa, la richiesta viene rigettata, anche se hai tutti gli altri documenti in regola.
Quali veicoli sono ammessi?
Non puoi usare la Legge Bersani per un’auto di una categoria diversa da quella del veicolo da cui erediti la classe. Se tuo fratello ha una moto con classe 3, non puoi applicarla alla tua auto. Devono essere entrambi veicoli della stessa categoria: auto con auto, moto con moto, furgone con furgone. Inoltre, il veicolo che vuoi assicurare deve essere stato immatricolato o acquistato con passaggio di proprietà entro i 12 mesi precedenti la stipula della polizza. Ma c’è un’importante eccezione nel 2025: grazie alla Legge di Bilancio 2024, se hai acquistato l’auto tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2024, il periodo si estende a 24 mesi. Questo ti dà più tempo per organizzare la pratica senza correre rischi.
La polizza di riferimento deve essere attiva
Non puoi prendere la classe di merito da una polizza scaduta o sospesa. La polizza da cui erediti deve essere ancora in corso, con i premi pagati regolarmente. Se tuo padre ha smesso di assicurare la sua auto tre mesi fa, non puoi usare la sua classe. L’IVASS stabilisce che la polizza non può essere scaduta da più di 90 giorni. Se è passato più di questo tempo, la classe viene persa e non puoi recuperarla con la Legge Bersani. Per questo, prima di comprare un’auto, controlla che la polizza del familiare sia ancora attiva. Chiedi un certificato di stato della polizza alla sua compagnia: è un documento gratuito e obbligatorio da rilasciare entro 5 giorni lavorativi.
Documenti obbligatori: cosa serve davvero
Per applicare la Legge Bersani, devi presentare quattro documenti, e solo quelli. Non serve nient’altro. Le compagnie assicurative non possono chiederti più di questo:
- Documento d’identità del nuovo proprietario dell’auto
- Documento d’identità del titolare della polizza da cui erediti la classe
- Certificato di stato di famiglia rilasciato dal Comune entro i 30 giorni precedenti la stipula
- Documento di proprietà del veicolo (carta di circolazione o rogito) con data non superiore a 12 (o 24) mesi
Il certificato di stato di famiglia è il punto più critico. Se lo ottieni il 15 marzo e firmi la polizza il 20 aprile, è scaduto. Devi richiederlo di nuovo. Il costo è di circa 16,77 euro, ma è l’unico modo per dimostrare la convivenza. Molti falliscono proprio qui: pensano che un estratto di famiglia o una dichiarazione sostitutiva bastino. Non bastano. Solo il certificato ufficiale del Comune è valido.
Quanto si risparmia davvero?
Se sei un giovane di 25 anni che compra la prima auto, e applichi la Legge Bersani ereditando la classe 1 da un genitore, puoi risparmiare in media 312 euro all’anno. Senza la legge, ti verrebbe assegnata automaticamente la classe CU 14, con un premio che può superare i 1.200 euro. Con la Legge Bersani, lo stesso premio scende a circa 900 euro. In famiglie con più auto, il risparmio medio supera il 35%. Nel 2023, oltre 3,5 milioni di nuove polizze auto in Italia hanno beneficiato della Legge Bersani, generando un risparmio complessivo di 1,03 miliardi di euro per i cittadini. Per i giovani tra i 18 e i 29 anni, l’83,7% ha usato la legge per comprare la prima auto. È l’unico strumento che rende l’assicurazione accessibile per chi non ha un passato assicurativo.
Perché falliscono tante richieste?
Il 23,5% delle richieste di Legge Bersani viene rifiutato. E la maggior parte dei rifiuti dipende da errori banali. Secondo Quattroruote, il 58,3% dei casi è dovuto a certificati di stato di famiglia scaduti. Il 31,7% perché l’auto è stata acquistata più di 12 mesi fa (o 24, se non rientra nell’eccezione del 2024). Il 28,3% perché la polizza di riferimento era scaduta da più di 90 giorni. E ancora: il 12% dei rifiuti avviene perché la compagnia ha negato l’applicazione per un veicolo con allestimento particolare, come un’auto adibita a noleggio con conducente. Ma questa esclusione non è prevista dalla legge. Se ti viene rifiutata la richiesta senza motivo valido, puoi ricorrere all’IVASS. Nel 2023, il 89,4% delle richieste al servizio IVASS Informa sono state risolte a favore del consumatore.
Quali compagnie sono più affidabili?
Non tutte le compagnie applicano la Legge Bersani allo stesso modo. Generali ha il tasso di rifiuti più basso: solo l’8,3% delle richieste viene negato. Unipol, invece, rifiuta il 24,7% delle domande, spesso per motivi non giustificati. Se hai avuto un rifiuto ingiustificato, non arrenderti. Conserva tutta la documentazione e invia una richiesta formale all’IVASS. Nel 2024, un utente su Reddit ha ottenuto un risparmio di 412 euro annui dopo aver fatto ricorso contro una compagnia che aveva negato la Legge Bersani per un’auto acquistata 13 mesi prima - ma con documenti datati 11 mesi. L’IVASS ha riconosciuto il diritto, perché la data di proprietà era entro i limiti.
Cosa cambierà nel 2026?
Non è un mistero che la Legge Bersani sia un palliativo. È un sistema complesso che nasconde una carenza di fondo: in Italia, non esiste un sistema di classe di merito personale. In Germania, la classe è legata alla persona, non al veicolo. In Italia, ogni volta che cambi auto, devi ricominciare da capo - a meno che non ti appoggi a qualcuno che vive con te. Secondo l’Ufficio Studi di UniSalute, entro il 2026 potrebbe essere introdotto un sistema di classe di merito condivisa per nucleo familiare. Questo significherebbe che, una volta ottenuta una buona classe, tutta la famiglia potrebbe usarla senza dover ricorrere alla Legge Bersani. Il risparmio stimato per le famiglie italiane sarebbe di 150 milioni di euro all’anno. Ma fino ad allora, la Legge Bersani rimane l’unica via per evitare di pagare il doppio.
Come fare per applicarla passo dopo passo
Segui questi passi e non sbagli:
- Richiedi il certificato di stato di famiglia al tuo Comune. Assicurati che sia datato entro i 30 giorni dalla stipula della polizza.
- Chiedi alla compagnia del familiare un certificato di stato della polizza (è obbligatorio e gratuito).
- Verifica che il veicolo che vuoi assicurare sia stato acquistato o immatricolato entro 12 (o 24) mesi.
- Presenta tutti i documenti alla nuova compagnia assicurativa. Non aggiungere nulla che non sia richiesto.
- La compagnia ha 3 giorni lavorativi per rispondere. Se ti rifiuta senza motivo, chiedi per iscritto il motivo e invia il tutto all’IVASS Informa.
Il processo richiede 3-5 giorni. Non serve un agente, non serve un consulente. Basta attenzione ai dettagli.
La Legge Bersani è ancora valida nel 2025?
Sì, e lo sarà ancora per almeno un anno. Il periodo transitorio per i veicoli acquistati tra il 2023 e il 2024 è valido fino al 31 dicembre 2025. Dopo quella data, tornerà il limite di 12 mesi. Ma la legge stessa non è stata abrogata. Anzi, è più usata che mai. Nel 2023, il 67,7% delle nuove polizze auto in Italia ha beneficiato della Legge Bersani. È un pilastro del sistema assicurativo italiano. Non è perfetta, ma è l’unica cosa che ti salva dal pagare un premio esorbitante. Se hai un familiare convivente con una buona classe, non lasciare passare l’occasione. Prepara i documenti, controlla le date, e fai la richiesta. Risparmiare 300 euro all’anno non è un dettaglio. È la differenza tra poter guidare e non poterlo fare.
Posso usare la Legge Bersani se vivo con mio nonno e non con mio padre?
Sì, purché il nonno sia iscritto nello stesso certificato di stato di famiglia e abbia una polizza auto attiva. Non importa chi sia il familiare, basta che sia convivente e che la polizza sia in corso. Il vincolo è la convivenza, non il legame di parentela.
Posso applicare la Legge Bersani a un’auto usata acquistata 14 mesi fa?
Solo se l’auto è stata acquistata tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2024. In quel caso, il limite è esteso a 24 mesi. Se l’acquisto è avvenuto prima del 2023 o dopo il 2024, il limite torna a 12 mesi. Se hai superato i 12 mesi senza rientrare nell’eccezione, non puoi usare la Legge Bersani.
Se mi separo, posso ancora usare la Legge Bersani con il mio ex coniuge?
Sì, ma solo se mantenete la stessa residenza anagrafica. Il Decreto Legge 13/2024 ha introdotto questa possibilità. Se vi siete separati ma vivete ancora nello stesso indirizzo, potete continuare a usare la Legge Bersani. Se uno di voi si trasferisce altrove, il diritto decade.
Posso usare la Legge Bersani per un furgone?
Sì, ma solo se il veicolo da cui erediti la classe è anch’esso un furgone. La legge permette il trasferimento solo tra veicoli della stessa categoria: auto con auto, furgone con furgone, moto con moto. Non è possibile passare da un’auto a un furgone, nemmeno se sono entrambi intestati a familiari conviventi.
Se la mia polizza è scaduta da 100 giorni, posso ancora applicare la Legge Bersani?
No. La polizza da cui erediti la classe deve essere attiva e non scaduta da più di 90 giorni. Se è passato più tempo, la classe viene persa e non puoi recuperarla. Devi ricominciare da zero o aspettare che il familiare rinnovi la polizza e riprenda la sua classe prima di richiedere la tua.