Se hai appena ottenuto la patente A1, sai già che non tutti gli scooter sono fatti per te. In Italia, le leggi impongono limiti rigorosi: potenza massima di 11 kW, peso-potenza non superiore a 0,1 kW/kg, e velocità massima di 110 km/h. Ma scegliere lo scooter giusto non si riduce a rispettare la legge. Devi trovare un modello che ti faccia sentire al sicuro, maneggevole, e che ti aiuti a crescere come guidatore, senza stress o sorprese.
La potenza giusta: non più di 11 kW, ma attenzione ai dettagli
La normativa italiana dice chiaro: per i neopatentati, lo scooter non può superare i 11 kW (circa 15 CV). Ma non tutti i 11 kW sono uguali. Uno scooter termico da 125 cc, come il Piaggio Liberty 125 3V, raggiunge quella potenza con un motore a combustione che accelera in modo progressivo, quasi come un’auto. Un elettrico da 6 kW, come il Super Soco CPX Pro ABS, invece, eroga tutta la coppia da zero giri. Questo significa che, in città, quando devi ripartire al semaforo, l’elettrico ti risponde subito, senza ritardi. Per un neopatentato, è una differenza enorme: meno ansia, meno rischio di strappi o ingranaggi sbagliati.
Dal 2024, anche gli scooter elettrici con potenza minima di 6 kW possono circolare in autostrada, purché raggiungano almeno 85 km/h. Questo ha cambiato le regole del gioco. Prima, un elettrico da 4 kW era utile solo per la città. Oggi, modelli come il NIU NQi Sport (6 kW, 80 km/h) ti permettono di fare anche viaggi brevi fuori città, senza dover cambiare mezzo.
Peso e altezza: la chiave della maneggevolezza
Un peso sotto i 120 kg fa la differenza. Prova a immaginare di dover spostare uno scooter da 140 kg in un parcheggio stretto, con il casco in testa e le mani fredde. Ora prova con uno da 118 kg, come il Super Soco CPX Pro ABS. È più leggero, più reattivo, e meno intimidatorio. La maggior parte dei neopatentati che hanno cambiato da uno scooter pesante a uno leggero raccontano la stessa storia: "Prima avevo paura di cadere. Ora mi sento al controllo".
L’altezza della sella è altrettanto cruciale. Deve essere tra i 750 e gli 800 mm. Se la sella è troppo alta, non riesci a poggiare bene i piedi a terra. Se è troppo bassa, ti senti ingobbito e non hai visibilità. Modello come il NIU NQi Sport hanno una sella a 770 mm, perfetta per chi misura tra 1,65 e 1,80 m. Controlla sempre questa misura prima di acquistare. Prova a sederti, metti i piedi a terra, e fai un paio di movimenti. Se ti senti instabile, passa oltre.
Il sistema frenante: l’ABS non è un optional, è una necessità
Secondo i dati dell’ACI del 2024, l’ABS riduce del 31% il rischio di incidenti gravi su scooter. Non è una cifra a caso. È il risultato di migliaia di incidenti analizzati. Per un neopatentato, che non ha ancora sviluppato il riflesso di frenata corretta, l’ABS è come un secondo guidatore. Ti impedisce di bloccare la ruota davanti in una frenata d’emergenza, evitando cadute che altrimenti sarebbero inevitabili.
Non tutti gli scooter lo hanno. Alcuni modelli entry-level, soprattutto quelli più economici, lo escludono per abbassare il prezzo. Evitali. Il Super Soco CPX Pro ABS è uno dei pochi elettrici in questa fascia di prezzo con ABS di serie. Anche il Piaggio Liberty 125 3V lo ha. Se il modello che ti piace non lo ha, chiedi se è possibile aggiungerlo. Non vale il risparmio.
Un’altra tecnologia da cercare è la frenata rigenerativa. Non serve solo a ricaricare la batteria. Ti permette di regolare l’intensità della frenata motore. Se sei alle prime armi, puoi impostarla bassa, per sentirti più sicuro. Man mano che acquisisci esperienza, la aumenti. È un sistema che si adatta a te, non il contrario.
Autonomia e ricarica: cosa serve davvero?
Se fai solo tragitti urbani di 10-15 km al giorno, un’elettrica con 90 km di autonomia (come il Honda CUV e: 2025) ti basta ampiamente. Ma se devi andare a lavoro in periferia, o fare la spesa fuori città, devi pensare alla ricarica. Il 63% delle colonnine in Italia sono nelle grandi città. Se vivi in un paese o in una zona poco servita, un’elettrica potrebbe diventare un problema.
Un’auto elettrica ti ricarica in 3-4 ore con una presa normale. Con una colonnina rapida, arrivi all’80% in 30 minuti. Ma non tutte le strade ne hanno. Controlla l’app di ENEL X o di altri fornitori prima di scegliere. Alcuni modelli, come il NIU NQi Sport, permettono di acquistare una seconda batteria: la tieni a casa, la cambi in 5 minuti, e continui. È un investimento, ma per chi guida ogni giorno, vale la pena.
Gli scooter termici, invece, ti riempiono il serbatoio in 3 minuti e ti danno fino a 250 km di autonomia. Ma paghi di più in carburante: 6,5 euro ogni 100 km contro 1,2 euro per gli elettrici. Nel lungo periodo, l’elettrico ti fa risparmiare. In 18 mesi, il risparmio sul carburante copre il costo iniziale più alto.
Manutenzione: meno costi, meno pensieri
Uno scooter termico richiede manutenzione ogni 1.000 km: cambio olio, candela, filtro aria, controllo catena. In un anno, puoi spendere fino a 150 euro. Un’elettrica? Ogni 2.000 km, controlli freni e gomme. Il costo annuo scende a 50 euro. E non devi preoccuparti di inquinamento, emissioni, o norme ZTL. In molte città italiane, gli scooter elettrici hanno accesso gratuito alle zone a traffico limitato. I termici, invece, spesso sono esclusi.
La manutenzione non è solo un costo. È un tempo. E come neopatentato, non hai voglia di perdere ore in officina. Un’elettrica ti dà più libertà. E se qualcosa va storto, molti produttori come NIU e Super Soco offrono assistenza diretta via app, con diagnosi remota e prenotazione del tecnico.
Le scelte migliori nel 2025
Se vuoi un modello affidabile, con ABS e buona maneggevolezza, il Super Soco CPX Pro ABS è la scelta più equilibrata. Pesa 118 kg, ha 6 kW, 100 km di autonomia, e l’ABS. È il più votato dai neopatentati su Moto.it, con 4,3/5. Il 87% dice che è stabile in curva, l’82% ringrazia l’ABS.
Se il tuo tragitto è più lungo e vuoi più potenza, il NIU NQi Sport è la risposta. 6 kW, 100 km di autonomia, e una sella perfetta per la maggior parte degli utenti. È più leggero del Liberty, più silenzioso, e con una connettività che ti avvisa se la batteria si scarica troppo in fretta.
Se preferisci il classico, il Piaggio Liberty 125 3V è ancora un’ottima scelta. 11 kW, 110 km/h, e un’affidabilità collaudata. Ma ti costa di più in carburante, manutenzione, e assicurazione. E non ha frenata rigenerativa, né connettività.
Quello che non ti dicono: i trucchi da evitare
Molti modelli entry-level, soprattutto quelli sotto i 2.500 euro, sacrificano le sospensioni. Se le gomme non assorbono bene i buchi, o se la forcella è troppo rigida, ogni asperità ti manda in tilt. Uno studio dell’Università di Bologna ha dimostrato che gli scooter con sospensioni scadenti aumentano del 27% il rischio di perdita di controllo su strade dissestate. Non risparmiare qui.
Evita i modelli senza display digitale. Se non vedi la velocità, l’autonomia residua, o la modalità di guida, rischi di guidare a occhi chiusi. I nuovi modelli hanno schermi touch, con notifiche di sicurezza e allarmi per batteria bassa. Non è un lusso. È una protezione.
Infine, non fidarti delle specifiche scritte in piccolo. Alcuni produttori dichiarano "potenza 11 kW" ma in realtà limitano il software a 9 kW per evitare problemi. Chiedi il certificato di omologazione. Controlla che il modello sia registrato come "ciclomotore A1" e non "ciclomotore AM". La differenza è fondamentale: AM è per 45 km/h, A1 per 110 km/h. Se ti beccano con un modello non conforme, rischi una multa e la revoca della patente.
Il futuro è già qui: tecnologia e sicurezza
Dal 2026, tutti i nuovi scooter per neopatentati dovranno avere il sistema AEB (frenata automatica d’emergenza). È già disponibile su alcuni modelli premium, come la BMW CE 04 2025. Ma non aspettare il 2026. Se puoi, scegli un modello che lo ha già. Non è solo tecnologia. È una vita salvata.
Alcuni scooter, come quelli di NIU, hanno un sistema chiamato "Safety Connect". In caso di caduta, invia automaticamente la tua posizione ai soccorsi. Non è un gioco. È successo a un utente a Bologna: è caduto in una strada deserta, il sistema ha avvisato il 118, e gli hanno dato soccorso in 8 minuti. Senza quel sistema, sarebbe rimasto lì per ore.
Il trend è chiaro: gli scooter diventano sempre più intelligenti. E per un neopatentato, questo non è un vantaggio tecnico. È un vantaggio di sicurezza. E la sicurezza non si negozia.
Qual è la potenza massima consentita per un neopatentato in Italia?
In Italia, i neopatentati possono guidare scooter con potenza massima di 11 kW (circa 15 CV) e rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg. Questo limite vale per i primi tre anni dalla patente A1. A partire dal 2024, anche gli scooter elettrici da 6 kW e con velocità superiore a 85 km/h possono circolare in autostrada.
L’ABS è obbligatorio per gli scooter dei neopatentati?
No, non è ancora obbligatorio per legge, ma è fortemente raccomandato. Secondo i dati ACI 2024, l’ABS riduce del 31% il rischio di incidenti gravi. Tutti i modelli consigliati per neopatentati nel 2025 lo includono di serie. Evita qualsiasi scooter senza ABS.
Quanto costa mantenere uno scooter elettrico rispetto a uno termico?
Lo scooter elettrico costa circa 50 euro all’anno in manutenzione (freni e gomme), mentre uno termico 125 cc costa circa 150 euro (cambio olio, candela, filtro, catena). In termini di carburante, l’elettrico consuma 1,2 euro ogni 100 km, il termico 6,5 euro. Il risparmio si ripaga in 18 mesi.
Quale autonomia devo cercare in uno scooter elettrico?
Per spostamenti urbani quotidiani, cerca almeno 90-100 km di autonomia reale. In inverno, l’autonomia cala del 20-25% a causa del freddo. Se fai tragitti superiori a 50 km al giorno, assicurati che lungo il tuo percorso ci siano colonnine di ricarica rapida. Altrimenti, considera una seconda batteria.
Gli scooter elettrici sono più sicuri di quelli termici per i neopatentati?
Sì, in molti aspetti. La coppia istantanea riduce gli errori di accelerazione, l’ABS e la frenata rigenerativa migliorano il controllo, e l’assenza di catena e cambio semplifica la guida. Inoltre, molti modelli elettrici hanno sistemi di sicurezza avanzati come il riconoscimento di caduta e l’allarme automatico ai soccorsi. La sicurezza non dipende solo dal motore, ma da come il veicolo ti supporta.