Garanzie accessorie auto: come ridurre il premio senza rinunciare alla protezione

Garanzie accessorie auto: come ridurre il premio senza rinunciare alla protezione

Se hai recentemente rinnovato la tua assicurazione auto e ti sei chiesto perché il premio è salito così tanto, la colpa non è solo dell’RC obbligatoria. Dal 2025, le garanzie accessorie rappresentano quasi un quarto del costo totale della polizza: il 24,6% del premio finale, secondo i dati IVASS. In pratica, su una polizza da 1.000 euro all’anno, oltre 240 euro vanno a coperture che non tutti capiscono davvero. Eppure, molte di queste sono superflue per chi guida poco, vive in una zona sicura o ha un’auto vecchia.

Cosa sono le garanzie accessorie e perché pesano così tanto

Le garanzie accessorie sono coperture facoltative che si aggiungono alla RC Auto obbligatoria. Non sono opzionali solo nel nome: sono opzionali nel senso che puoi sceglierle o meno. Ma le compagnie le propongono quasi sempre come standard, e molti le accettano senza nemmeno leggere cosa coprono. Tra le più comuni ci sono:

  • Furto e incendio
  • Attività vandaliche (danni da sommosse, cortei, atti dolosi)
  • Kasko (copre i danni anche se sei tu il colpevole, o se non c’è un altro veicolo coinvolto)
  • Eventi naturali (grandine, alluvioni, terremoti)
  • Polizza cristalli (vetro parabrezza, finestrini, specchietti)

La maggior parte delle persone pensa che “più copertura = meglio”. Ma non è vero. Se la tua auto è vecchia, ha un valore di mercato di 2.000 euro e la kasko ti costa 400 euro l’anno, stai pagando il 20% del valore dell’auto solo per la copertura. È come assicurare un’auto con un’assicurazione per un’auto nuova di zecca.

Perché il premio cresce anche se non cambi nulla

Nel 2024, il premio medio RC Auto in Italia era di 416 euro. A novembre 2024 era stabile, ma su base annua era salito del 6,6%. Nel 2025, la media nazionale è arrivata a 619,90 euro. E questo senza che tu abbia mai avuto sinistri. Perché? Perché le compagnie stanno aumentando i costi delle garanzie accessorie, non solo quelli obbligatori. E la loro diffusione è cresciuta: al Nord, oltre il 63% delle polizze ha almeno una copertura aggiuntiva. A Pavia e Lodi, la percentuale arriva al 75%. Al Sud, invece, è sotto il 40%. A Lecce e Agrigento, solo il 28% delle persone ha scelto opzioni extra.

Ma il dato più interessante? Quando il premio base sale, la percentuale di persone che scelgono garanzie accessorie cala. Cioè: se il costo totale diventa troppo alto, la gente si rifiuta di pagare di più. Eppure, molte persone continuano a firmare senza chiedersi se ne hanno davvero bisogno.

Le garanzie che valgono davvero il costo

Non tutte le coperture sono uguali. Alcune hanno senso, altre no. E la scelta dipende da tre fattori: dove vivi, come guidi, e che auto hai.

Polizza cristalli: se vivi in una zona con frequenti grandinate - come il Nord Italia, specialmente Piemonte, Lombardia o Veneto - questa copertura può risparmiarti centinaia di euro. Un parabrezza nuovo costa tra 400 e 800 euro, e la franchigia spesso è bassa o nulla. In zone come Torino, dove i temporali estivi sono intensi, vale la pena.

Furto e incendio: se la tua auto è un modello diffuso (Fiat Panda, Volkswagen Golf, Renault Clio) e la parcheggi in strade poco illuminate o in quartieri con alto tasso di furti, questa copertura è essenziale. Secondo i dati dell’IVASS, le auto più rubate nel 2024 sono state proprio quelle più comuni. Se invece hai un’auto vecchia, parcheggiata in un garage privato, probabilmente non ne hai bisogno.

Kasko: utile solo se l’auto ha un valore superiore ai 10.000 euro e la usi molto. Se guidi 20.000 km l’anno, hai un’auto nuova e vivi in una città con tanti incidenti (Milano, Roma, Napoli), la kasko può essere un investimento. Ma se guidi poco, hai un’auto usata e vivi in un paese tranquillo, è uno spreco. Il 70% dei sinistri con kasko riguardano piccoli urti che costano meno di 500 euro - e che pagheresti di tasca tua in 10 minuti.

Eventi naturali: in Piemonte o Liguria, dove i nubifragi e le frane sono frequenti, può essere utile. Ma in Puglia o in Sardegna, dove il clima è più stabile, non vale la pena. La grandine è l’unico evento naturale che merita attenzione - e già è coperto dalla polizza cristalli in molti casi.

Auto di lusso con molte coperture a sinistra, auto vecchia con poche coperture a destra, fondo geometrico.

Le trappole da evitare

Le compagnie ti spingono a prendere pacchetti “completi” perché guadagnano di più. Ma questi pacchetti nascondono tre trappole:

  1. Franchigie nascoste: ti dicono che hai la kasko, ma poi ti dicono che per ogni sinistro devi pagare 500 euro di franchigia. Se il danno è da 400 euro, non ti risarciscono nulla.
  2. Massimali ridotti per gli optional: se hai installato cerchi in lega da 2.000 euro o un impianto stereo da 1.500 euro, la compagnia potrebbe risarcirti solo 500 euro. Devi dichiararli esplicitamente al momento della stipula, con fatture o certificati. Altrimenti, non ti pagano niente.
  3. Rinnovo automatico: la polizza RC non si rinnova da sola, ma le garanzie accessorie sì. Se non cancelli le coperture extra, vengono rinnovate automaticamente. E il premio sale.

Leggi sempre il contratto. Non fidarti del preventivo online. Controlla cosa è incluso, cosa è escluso, e cosa richiede documentazione aggiuntiva.

Come ottimizzare: 5 passi pratici

Non devi pagare di più per essere protetto. Devi pagare solo per quello che ti serve. Ecco come fare:

  1. Valuta il valore dell’auto: se è sotto i 5.000 euro, non serve la kasko. Se è sotto i 2.000 euro, nemmeno il furto. Il risarcimento sarebbe minore del premio che paghi.
  2. Guarda dove parcheggi: garage privato? Nessun bisogno di furto. Strada con telecamere? Forse no. Quartiere con furti? Allora sì.
  3. Chiediti quanto guidi: meno di 5.000 km l’anno? La probabilità di un incidente è bassa. Non pagare per coperture che non userai.
  4. Confronta online: non accontentarti dell’offerta del tuo agente. Usa comparatori come Segugio.it o SuperMoney.it. Troverai polizze con le stesse coperture a 300 euro in meno.
  5. Taglia le coperture ogni anno: non lasciare che si rinnovino da sole. Ogni volta che rinnovi, chiedi: “Ho davvero bisogno di questa copertura?”.
Mano che bilancia monete di coperture superflue contro una sola essenziale, auto diventa forma astratta.

Quando le garanzie accessorie sono una buona idea

Ci sono casi in cui valgono davvero la pena:

  • Hai un’auto di lusso (es. BMW Serie 3, Audi A4) con un valore superiore ai 15.000 euro.
  • La parcheggi in una zona con alto rischio di grandine o furti.
  • Usi l’auto ogni giorno e vivi in una città con tanti incidenti.
  • Hai installato optional costosi (cerchi, audio, navigatore) e li hai dichiarati.

In questi casi, una buona copertura può salvarti da una spesa imprevista di migliaia di euro. Ma attenzione: non è la copertura più costosa quella che ti protegge meglio. È quella che ti copre dove hai davvero bisogno.

Il futuro: meno coperture, più trasparenza

Il mercato sta cambiando. Le compagnie digitali (come Allianz Direct, AXA, Genertel) stanno offrendo polizze con garanzie accessorie solo su richiesta. Non le aggiungono più di default. E i consumatori stanno imparando a chiedere: “Cosa includi? Perché? Quanto costa?”.

La vera ottimizzazione non è trovare la polizza più economica. È trovare la polizza che ti protegge dove ti serve, senza pagare per il resto. Perché la tua auto non è un’opera d’arte. È un mezzo di trasporto. E non devi assicurarla come se fosse un gioiello.

Le garanzie accessorie si possono cancellare dopo aver stipulato la polizza?

Sì, puoi cancellarle in qualsiasi momento, ma solo al rinnovo annuale. Non puoi annullarle a metà anno, ma quando arriva la scadenza, puoi chiedere di rimuoverle dal contratto. Fai attenzione: alcune compagnie le rinnovano automaticamente, quindi devi comunicare esplicitamente la tua scelta. Meglio farlo per iscritto, via email o tramite l’area riservata online.

La polizza cristalli copre anche i vetri laterali e posteriore?

Sì, la polizza cristalli copre tutti i vetri dell’auto: parabrezza, finestrini laterali, lunotto e specchietti. Ma alcune compagnie applicano una franchigia per ogni intervento (es. 50 euro). Controlla sempre il contratto. In alcuni casi, la copertura è illimitata, ma con un massimale annuo (es. 1.000 euro l’anno).

Se ho un’auto usata, vale la pena la kasko?

Di solito no. Se l’auto vale meno di 5.000 euro, la kasko può costare 300-600 euro l’anno. Se ti fai un danno da 800 euro, la compagnia ti risarcisce 800 euro meno la franchigia. Ma se il danno è da 300 euro, non ti risarciscono nulla. In questi casi, è meglio mettere da parte 50 euro al mese per un fondo manutenzione. Alla fine, ti risparmi molti soldi.

Le garanzie accessorie sono obbligatorie per le auto a noleggio?

No, non sono obbligatorie. Ma le compagnie di noleggio le includono sempre nel prezzo. Se noleggi un’auto con una polizza completa, controlla cosa è coperto. Spesso, la kasko inclusa ha una franchigia alta (1.000 euro). Se vuoi ridurla, puoi pagare un extra. Ma se guidi con attenzione, puoi anche rifiutare e assumerti il rischio.

Come dimostrare il valore degli optional installati?

Devi conservare le fatture originali di installazione e le certificazioni. Se non le hai, la compagnia non ti risarcisce nulla. Per esempio: se hai montato cerchi in lega da 1.800 euro, devi avere la fattura che li elenca e il certificato di installazione da un officina autorizzata. Senza documenti, sono considerati “non dichiarati” e non coperti.